RESOCONTO GRUPPO 6-14
La Spezia 8 aprile 2014
Hanno partecipato circa 25 persone, tra cui 7 DS in servizio e a riposo, molti insegnanti, funzionari del Comune, responsabili di associazioni, genitori.
Quasi tutti i partecipanti hanno contribuito attivamente alla discussione.
Il gruppo è stato coordinato da Antonio Fini (DS IC di Arcola-Ameglia - SP), Antonella Minucci (DS ISA2 La Spezia), Luca Liguori (Comune della Spezia).
Nonostante il poco tempo a disposizione, si è cercato di affrontare in modo integrato alcuni dei temi trasversali proposti, più una riflessione generale sul ruolo e sull'esito degli Istituti Comprensivi.
1) Edilizia scolastica.
Il rimando è immediato, verso l'organizzazione della rete scolastica: è un argomento controverso che è stato dibattuto in modo acceso anche nel gruppo. Da un lato è emersa una attribuzione di valore alla presenza di alcune piccole scuole sul territorio. L'orientamento generale è stato però per una importante riorganizzazione della rete, con la dismissione dei plessi più piccoli, in favore di una "polarizzazione" delle scuole (fatte salve alcune scuole della fascia 0-6).
Un'operazione di questo tipo non può non essere effettuata in modo intensamente concertato tra tutti gli attori (EE.LL. ai quali la legge conferisce la competenza su questa materia ma anche gli uffici scolastici e i dirigenti scolastici).
Questa soluzione potrebbe consentire di disporre di strutture polivalenti che potrebbero costituire veri e propri centri di aggregazione culturale, educativa, artistica, ricreativa e sportiva per i territori di riferimento.
In questo senso, la scuola è vista come una delle componenti di un sistema integrato di servizi per l'infanzia e la prima adolescenza, come una preziosa risorsa e non solo come un centro di costo.
La caratterizzazione sull'extra-scuola, anche con la partecipazione di associazioni e enti, potrebbe consentire anche l'accesso a finanziamenti orientati ad attività non istituzionali.
2) Offerta formativa
Dalla discussione è emerso come talvolta si rilevino differenze troppo marcate tra le diverse ISA, ben oltre le fisiologiche e anche positive variazioni derivanti dall'autonomia scolastica. Il rispetto di standard qualitativi e il collegamento stabile in rete degli istituti, allo scopo di condividere buone pratiche ed esperienze di successo, potrebbe consentire di elevare il livello medio delle prestazioni offerte.
Ritorna l'esigenza di superare il classico schema orario di tipo scolastico, con la possibilità di proporre attività anche con una estensione dei periodi di apertura delle scuole. Sono emerse proposte di razionalizzazione delle collaborazioni con cooperative e associazioni per attività extra-scolastiche (accreditamento da parte dei Comuni).
La necessità di innovazione nella didattica riflette un forte bisogno di formazione per gli insegnanti, attualmente realizzata in modo non ottimale, anche a causa della configurazione contrattuale delle attività formative.
3) Scuola digitale
E' un punto sul quale il gruppo evidenzia prima di tutto la necessità di procedere senza indugio al completamento dell'infrastruttura di rete, considerata ormai un servizio essenziale.
E' anche importante, riprendendo il discorso sulla formazione, assumere un atteggiamento più consapevole, evitando facili semplificazioni ed equivoci tra innovazione didattica e tecnologie.
4) Orientamento
Si tratta di un problema cruciale per la scuola del primo ciclo di istruzione. Purtroppo le attività orientative sono ancora troppo spesso basate su una sorta di "marketing educativo" da parte delle istituzioni del secondo ciclo. Manca una forte integrazione con le discipline e l'orientamento è spesso confinato in un breve periodo, durante la classe terza della scuola secondaria di primo grado. Su questo punto, si auspica l'attivazione di un sistema più efficace, in grado di analizzare bisogni, attitudini e vocazioni di ciascuno nell'ottica di un percorso di vita formativa e lavorativa.
5) La realtà degli istituti comprensivi
Gli IC sono ormai una realtà su tutto il territorio regionale. Alcuni IC sono tuttavia ancora "giovani" dal punto di vista dell'integrazione e della reale verticalizzazione interna.
Il gruppo concorda nel rilevare ancora problemi sia di tipo "orizzontale", legati cioè alle diverse realtà geografiche sulle quali sono basati spesso gli IC, sia di tipo "verticale", ovvero connessi alla difficoltà di costituire un efficace curricolo verticale, al quale collaborino in modo convinto insegnanti dei tre ordini di scuola. Anche su questo punto, si richiama la necessità di formazione continua e aggiornamento professionale dei docenti.
In riferimento a questo specifico punto, è emersa anche la proposta operativa di progetti di continuità didattica e verticalizzazione che riguardino reti di IC e che includano importanti passaggi formativi. Tali progetti potrebbero essere forse finanziati con fondi FSE.